martedì 24 novembre 2015

I Grandi Personaggi della Matematica e delle Scienze

Fibonacci Day: il giorno che celebra  il mistero tra numeri e natura

Chi era Fibonacci
Leonardo Fibonacci è stato uno dei più grandi matematici di tutti i tempi. Nacque a Pisa intorno al 1175 e imparò la matematica seguendo il padre che era il rappresentante dei mercanti pisani nella città portuale di Bejaia, in Cabilia, ora una regione dell’Algeria. Oggi sembra fantapolitica, ma nei «secoli bui» del medioevo per un cristiano era normale vivere in un paese musulmano senza timore alcuno che qualche fanatico potesse tagliargli la gola in quanto infedele. In Cabilia il giovane Fibonacci venne a contatto con la matematica, la geometria e l’algebra araba, in parte derivata da indiani e persiani, a quel tempo di gran lunga più sviluppata e approfondita di quella europea. Fibonacci, però, non si limitò ad apprendere gli insegnamenti dei grandi matematici arabi, ma andò oltre sviluppando sue proprie teorie in un libro fondamentale per la diffusione della matematica nella cultura occidentale: il Liber Abaci, pubblicato nel 1202.


La sequenza di Fibonacci
Tra le altre «cosucce» contenute nel Liber Abaci (come l’introduzione del concetto del numero zero e della numerazione decimale in Europa, il calcolo degli interessi, la conversione di misure diverse), viene per la prima volta riportata una serie di numeri che sarà chiamata Sequenza di Fibonacci o Numeri di Fibonacci. Partendo da 0 e da 1, ogni numero successivo è la somma dei due precedenti. Quindi i primi numeri della sequenza sono 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, ecc. 
I Numeri di Fibonacci in natura
I Numeri di Fibonacci sono una costante anche in natura. Per esempio le spirali dei semi di girasole sono disposte secondo i Numeri di Fibonacci, così i petali di alcuni fiori (rose, gerani) e le scaglie dell’ananas, le spirali delle conchiglie dei Nautilus (e delle estinte ammoniti) e delle galassie. Fibonacci in realtà scoprì il rapporto matematico tra i numeri e l’armonia della natura.

(Parti prese dall'articolo pubblicato sul Corriere della Sera.it del 23/11/2015)

Se vuoi approfondire la lettura dell'articolo ti rimando al link









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